venerdì 15 febbraio 2013

"Diverso da chi?"

Ai nastri di partenza “Diverso da chi? per una nuova cultura del rispetto“, progetto di sensibilizzazione del mondo scolastico nei confronti dei diritti delle persone affette da disabilità di vario genere.

L’Associazione Culturale Controscena – da un’idea di Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo – propone un percorso rivolto a studenti dagli 8 ai 17 anni con l’obiettivo di modificare la percezione della disabilità, lavorando sugli stereotipi e la mancanza di conoscenze specifiche fin dalla prima età scolare, primo reale momento di aggregazione sociale senza distinzioni.

“E’ importante che gli studenti normodotati prendano coscienza di cosa significhi la disabilità - dichiarano gli ideatori Eva Schwarzwald e Mario Nuzzo - per poter modificare in modo consapevole il proprio atteggiamento culturale e attivare processi interiori di rispetto, solidarietà e comunicazione positiva di inclusione di persone disabili anche in ambito extrascolastico e, in futuro, nel mondo del lavoro.”

Tre le iniziative messe in campo per l’anno scolastico in corso: la realizzazione di un cofanetto DVD, realizzato in 1000 copie grazie al contributo del Comune di Milano e della Fondazione Banca del Monte di Lombardia, contiene 15 cortometraggi di provenienza nazionale ed internazionale – sottotitolati per non udenti – che trattano il tema della disabilità: le storie narrate riguardano cecità e sordità, autismo, problemi mentali e motori e sono accompagnate da una guida didattica di lettura dei singoli film, scaricabile dal sito web www.diversodachi.it, contenente approfondimenti, spunti di discussione, esercizi e percorsi interdisciplinari di lavoro.

Il progetto, che ha coinvolto insegnanti, esperti, persone con disabilità e referenti di associazioni, è accompagnato da una ricerca volta a sondare a fini istruttori le attuali condizioni di inclusione e interazione tra studenti con disabilità e normodotati e a verificare l’accoglienza nelle classi della proposta complessiva.

I primi risultati già raccontano come l’interazione diventi difficile a scuola nei momenti non strutturati – come gli intervalli – e aumenti col crescere dell’età e la conseguente minore spontaneità ed elaborazione dell’identità. Manca infatti una consapevolezza sul vissuto del compagno disabile anche a causa di un forte silenzio sul tema: proprio in questa direzione Diverso da chi? vuole intervenire, offrendo ai bambini la possibilità di mettersi nei panni delle persone con disabilità sperimentandone i limiti e le abilità.

FONTE: www.disablog.it

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: www.diversodachi.it/it/progetto-diverso-da-chi

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