martedì 10 aprile 2012

L'invidia e la malafede

Questa mattina sfogliando i giornali, dobbiamo dire che con grande rammarico,abbiamo letto delle assurdità sul Progetto Coida. Praticamente ci definiscono dei truffatori,sinceramente non capiamo se è l'invidia per quello che stiamo per iniziare a realizzare,nonostante tutte le avversità ( e non sono poche,ve lo garantiamo),ma sta di fatto,che più saliamo,più ci avviciniamo al traguardo e più veniamo attaccati da parte dei media (che sappiamo bene indirizzati da chi),in modo sempre più plateale e sinceramente quasi imbarazzante.
Ad esempio l'ultimo articolo di questa mattina ( scritto dalla Sig.ra Silvia Fabbi),contiene una serie di inesattezze e di cose totalmente campate in aria, ad esempio nel CDA della nostra Associazione vengono menzionate persone come il Sig. Zorzi ed il Sig. Oriano Giacomi,che da quello che risulta dagli atti ufficiali,uno è un semplice collaboratore ed è il Sig. Giacomi,l'altro invece non fa parte assolutamente dell'associazione.
Un'altra inesattezza è che il progetto verrà realizzato a Fossombrone,ma non è assolutamente quella la location,poi la giornalista scrive che sono state spedite decine di lettere ad imprese Bolzanine,in realtà ne sono state spedite a migliaia in tutta Europa e nel mondo. Un'altra cosa ancora,che il Presidente Fabrizio Rizzi,ha ricevuto dal comitato paralimpico e dal coni una diffida per l'uso dei 5 cerchi,cosa assai improbabile,visto che i cinque cerchi,come avevamo già spiegato in precedenza,sono di pubblico dominio,per lo più non si capisce questo accanimento su un'eventuale violazione di un ipotetico copyright,verso un'associazione che si occupa di sport e disabilità,che cerca di costruire opere che abbiano un valore sociale ed essendo un Onlus,di sicuro non userebbe i 5 cerchi per trarne profitto!
Tra l'altro la nostra associazione fino ad ora non ha ancora ricevuto un centesimo in donazioni e ripetiamo,neanche 1!!!!
Ma di certo è più facile sparare a zero contro qualcuno,per fare un articolo ad effetto,che informarsi sulla realtà delle cose e al limite verificare l'attendibilità delle proprie "pseudo" fonti.
Ma questa è l'Italia e questi sono i nostri "organi " d'informazione....
Ma si va avanti come sempre...
Non aspettarti niente,ma sii pronto a tutto!

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